Mi chiedo in fede che cosa facevamo
noi due prima di amarci. Svezzati
non eravamo ancora? Succhiavamo
grossolani piaceri come infanti?
O russavamo nell’antro dei sette dormienti?
Sì, fu così. Ma ora
ogni altro piacere non è che fantasia.
Se mai vidi bellezza che volli e che fu mia,
fu solo un sognarti.
Buongiorno allora alle nostre due anime in risveglio,
che non si vegliano a vicenda per timore;
poiché l’amore frena ogni amore di altra vista,
e fa di una stanza angusta un universo.
Lascia ai navigatori che esplorino altri mondi,
che le carte mostrino ad altri mondi e mondi:
a noi basta avere un solo mondo,
uno ciascuno, ed è uno.
Il mio volto appare nei tuoi occhi, il tuo nei miei,
e i nostri cuori semplici e sinceri riposano in loro.
Potremmo mai trovare emisferi migliori
senza un freddo Nord e senza un declinante Occidente?
Ciò che deve morire non è stato equamente mischiato.
Se i nostri amori non sono due ma uno, oppure se tu ed io
amiamo in modo così uguale che nessuno dei due è in difetto,
nessuno dei due amori può morire.
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