For joy’s sake, from my hands,
take some honey and some sun,
as Persephone’s bees told us.
Not to be freed, the unmoored boat.
Not to be heard, fur-booted shadows.
Not to be silenced, life’s dark terrors.
Now we only have kisses,
dry and bristling like bees,
that die when they leave the hive.
Rustling in clear glades of night,
in the dense forests of Taygetos,
time feeds them; honeysuckle; mint.
For joy’s sake take my strange gift,
this simple thread of dead, dried bees,
turned honey in the sun.
Per la tua gioia, accetta dalle palme
di queste mani un po’ di sole e miele.
Ce l’hanno ingiunto le api di Persefone.
Non si può udire l’ombra calzata di pelliccia,
o staccare da riva la barca senza ormeggi,
o vincere il timore nel folto della vita.
Tutto quel che ci resta sono baci
villosi come le giovani api
che muoiono, volate via dall’arnia.
Frusciano nella giungla diafana della notte,
gli è patria il fitto bosco del Taigeto,
si nutrono di tempo, polmonaria, mentastro.
Per la tua gioia accetta questo dono barbarico:
un’arida, dimessa collana di api morte
che hanno trasformato il miele in sole.
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