Jean-Francois Millet, The sheepfold, Moonlight, 1860
Non sono un mietitore, checchè se ne dica. Accomodo sulle mie ginocchia la luna, mia promessa. E l’ora del pastore risuona in qualche angolo dietro il paravento dipinto della collina, sotto le palme verdeggianti del cielo deserto. Sono incline a pensare che è senza dubbio per dosare meglio la lenta instillazione del vino annerito del dubbio in sentieri infiniti di cieli incrociati, che nell’acqua del silenzio questa pietra è gettata, questa pietra sonora nell’attesa e nel dubbio.
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