Le nuvole i panni lavati e nell’angolo la luna è rosa hai lasciato la casa e provo pena – casa del dolore abbandonata fanciulla beneducata e modesta non ti va di essere sempre annoiata vai nei caffè soffocati, prometti troppo con questa posa hai avuto un bambino e non sai dov’è una storia triste per qualcuno di tanto in tanto tuo cugino ti ama gli hai chiesto una volta. E’ vero che è morto gli orecchini come le radici delle viti nel vigneto le labbra sono il vino vecchio come la medicina per gli anemici la tua voce come stridio di chiave tieni il tuo pensiero serrato, donna sei partita, hai giocato, ancora non ti ho cercata cerbiatta se ritorni è un punto interrogativo l’aria fredda mi ha frustato il volto, sento le corse di caccia si sono slegati i cani della follia.
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