E questa vuota follia d’uomo
tutti i suoi rantoli più atroci e sguaiati
poi la sua pace di nuda cosa
dalla vita sentivo torturata
uscire come da un cane solo
supplicazione dormi nei deserti
in canaloni di oranti fertili
e in quella polvere sonora traccia
appena ti disegni. Le alzate braccia
dalla disfata scampino i dispersi
consolamenti
quando vien su da un’acqua di pisciosa
carne infinita rosa
e tra le teste salti della buia
miseria il pesce della sua luce
col suo crimine in bocca l’inguardabile grugno
il chiarore ne afferra, stretto pugno
e tu stringevi un bisturi per pianti
li aprivi da consumato artista
poi reclinavi accanto alla voragine la testa
come fosse una testa
Do you know this poem in English? Please contact me
Related Posts:
- Guido Gozzano - L'esilio
- Edoardo Sanguineti - Afferra questo mercurio / Grab…
- Dylan Thomas - Discopre i suoi nervi il mio eroe /…
- Andrea Zanzotto - Esistere psichicamente / Existing…
- Antonia Pozzi - Sfiducia
- Louis-Ferdinand Celine - Da ubriaco
- Hermann Hesse - Questa è una mala notte
- Nazik Al-Malaika - Invito alla vita
- Jacques Prevert – Fiesta
- T. S. Eliot - from The Hollow Men
- Cecco Angiolieri - S’i’ fosse foco / If I were fire
- Dario Bellezza - To Pier Paolo Pasolini