Vittorio Sereni – 6 a.m.

Jacques-Louis David, The death of Marat, 1793

Death, we know, unseals everything.
 And in fact, I was returning,
the door was ajar
the shutters barely drawn.
And in fact I’d only been dead a while,
unmade in a few hours.
But I saw what surely
 the dead don’t see:
the house visited by my recent death,
just slightly bewildered
still warm with me who was no longer
the locking bar broken
the bolt useless
and the air great and swarming around
 me tine in death,
one after the other the avenues of Milan
awake anchored in all that wind.

(Transl. by James Laughlin)

 

Tutto, si sa, la morte dissigilla.
E infatti, tornavo,
malchiusa era la porta
appena accostato il battente.
E spento infatti ero da poco,
disfatto in poche ore.
Ma quello vidi che certo
non vedono i defunti:
la casa visitata dalla mia fresca morte,
solo un poco smarrita
calda ancora di me che più non ero,
spezzata la sbarra
inane il chiavistello
e grande un’aria e popolosa attorno
a me piccino nella morte,
i corsi l’uno dopo l’altro desti
di Milano dentro tutto quel vento.