I myself have punished life by living it.
Till where my heart could bear
I boldly ventured.
Now my day is no else
than a sterile repetition
of ill habits
and I wish I could set free from the black circle.
Once I make it to dawn,
a fancy takes hold of me, a craving
of not to sleep.
And I dream absurd departures,
impossible liberations.
Alas. All my enclosed
and burning remorse
has no other easement
than sleep, when it comes.
In vain, in vain strive I
to possess the days
that overwhelm me noisily.
I myself drown in time.
(Transl. by Alessandro Baruffi)
La vita io l’ho castigata vivendola.
Fin dove il cuore mi resse
arditamente mi spinsi.
Ora la mia giornata non è più
che uno sterile avvicendarsi
di rovinose abitudini
e vorrei evadere dal nero cerchio.
Quando all’alba mi riduco,
un estro mi piglia, una smania
di non dormire.
E sogno partenze assurde,
liberazioni impossibili.
Oimè. Tutto il mio chiuso
e cocente rimorso
altro sfogo non ha
fuor che il sonno, se viene.
Invano, invano lotto
per possedere i giorni
che mi travolgono rumorosi.
Io annego nel tempo.
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