Come nel chiostro vergine romita se gli azzurri del cielo, e la splendente luna e il silenzio delle stelle adora, sente il Nume, ed al cembalo s’asside e del piè e delle dita, e dell’errante estro e degli occhi vigili alle note sollecita il suo cembalo ispirata. Ma se improvvise rimembranze amore in cor le manda, scorrono più lente sovra i tasti le dita, e d’improvviso quella soave melodia che posa secreta ne’ vocali alvei del legno flebile e lenta all’aure s’aggira.
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