Agnolo Bronzino, An Allegory with Venus and Cupid (Venus, Cupid, Folly and Time), c. 1545
Quella candida mano che le parole scrisse, l’aventò poi volando e mi trafisse: ed io medesimo accolsi le dolci parolette, anzi pur le saette, temprate nel dolcissimo veleno, e ponendo le fiamme e il foco in seno d’arder mi piacque e nel piacer mi dolsi.
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