Jacques-Louis David, The Love of Helen and Paris (detail), c. 1788
This be my fortune: let him be justly rich who can bear the fury of the sea and desolate rains. O sooner let the world’s gold and emeralds perish than any girl bewail my long campaigns. (…) I do not thirst for glory, my Delia; so long as I’m with you, I seek renown as sluggish and inert. May I look on you, when my final hour has come, and hold you with my faltering hand as I die. You will weep for me, Delia, laid on the bed of burning, and give me kisses mixed with bitter tears. You will weep: your breast is not encased in callous iron, no flint sits in your tender heart. From that funeral procession no youth will ever carry, nor any maiden, dry-eyes home. Do not wound my spirit, but spare your unbound tresses and spare, Delia, your tender cheeks. Meanwhile, so long as the Fates permit, let’s join in love: soon Death will come with shadow-shrouding head; soon sluggish age will creep upon us, unfit to love, to whisper blandishments with grizzled hair. Now Venus’ levity is our duty, when it’s no shame to shatter doors and a joy to intrude brawls. Here I’m a brave leader and soldier: you, eagles and trumpets, vanish away, bear wounds to ravenous men, and bear them wealth: I, secure upon my heaped-up store, look down on hunger and look down on fame.
Questo mi tocchi in sorte: é giusto che diventi ricco chi sa sfidare la furia del mare e la tristezza della pioggia. Scompaiano tutto l’oro e gli smeraldi del mondo, piuttosto che una fanciulla pianga per i miei viaggi. (…) Io, mia Delia, non inseguo la gloria: pur di restare con te non m’importa che mi chiamino incapace e indolente. Voglio specchiarmi in te quando verrà la morte e in fin di vita tenerti con la mano che s’abbandona. Mi piangerai, Delia, e composto sul letto del rogo coi baci verserai lacrime amare. Mi piangerai: il tuo petto non è cinto di ferro, nel tuo tenero cuore non hai infissa una pietra. Da quel funerale non ci saranno giovani, né fanciulle che possano tornare a casa senza lacrime agli occhi. E tu, mia Delia, non contristare la mia ombra, abbi pietà: non sciogliere i capelli, risparmia le tue morbide guance. Intanto, finché il fato lo consente, facciamo insieme l’amore: presto verrà la morte, col capo coperto di tenebre, presto subentrerà l’età dell’impotenza, e coi capelli bianchi non sarà piú decoroso l’amore o blandirsi a parole. Ora, ora è il tempo di darci senza pensieri all’amore, finché non è vergogna infrangere le porte e dolce è intrecciare litigi. In questo campo io sono condottiero e soldato valente; voi, trombe e vessilli, sparite, via: a chi ama l’avventura procurate ferite e con queste la ricchezza. Io, spensierato, col mio raccolto nel granaio, riderò dei ricchi, riderò della fame.