Elemosina triste di vecchie arie sperdute, vanità di un’offerta che nessuno raccoglie! Primavera di foglie in una via diserta! Poveri ritornelli che passano e ripassano e sono come uccelli di un cielo musicale! Ariette d’ospedale che ci sembra domandino un eco in elemosina! Vedi: nessuno ascolta. Sfogli la tua tristezza monotona davanti alla piccola casa provinciale che dorme; singhiozzi quel tuo brindisi folle di agonizzanti una seconda volta, ritorni su’ tuoi pianti ostinati di povero fanciullo incontentato, e nessuno ti ascolta.
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