Non dirò
che il silenzio mi soffoca e imbavaglia.
Zitto sto, zitto rimarrò,
perchè la lingua che parlo è di un’altra razza.
Parole consumate si accumulano,
stagnano, cisterna d’acque morte,
acide ferite trasformate in fango,
cavità profonda in cui ci sono radici torte.
Non dirò
che nemmeno lo sforzo di dirle meritano,
parole che non dicano quanto so
in questo ritiro in cui non mi conoscono,
nè solo melme si trascinano, nè solo fanghi,
nè solo animali galleggiano, morti, paure,
turgidi frutti in grappoli s’ intrecciano
nel nero pozzo da cui salgono dita.
Solo dirò,
con contrazione raccolto e muto,
che chi tace quando ho taciuto
non potrà morire senza dire tutto.
Do you know this poem in English? Please contact me
Related Posts:
- José Saramago - Giro le spalle al mare che conosco
- Andrea Zanzotto - Oltranza Oltraggio
- José Saramago - Call you rose
- Fernando Pessoa - Ricordo bene il suo sguardo
- Fernando Pessoa - da Itinerario
- Langston Hughes - Mother to Son
- José Saramago - Come vetrata infranta
- Yevgeny Yevtushenko - Occhi neri
- Alda Merini - Quelle come me / Those like me
- Giorgio Caproni - Condizione / Condition
- Dario Bellezza - Fuori di me
- Emily Dickinson - Presi un sorso di vita / I took…