Come sia, allora debbo dirti? Giunse una luce a due punte, come lingue di fiamma oscurata, a guizzare in me. E così mi sembra di averti, sempre la stessa, con me in un unico mondo. Nel vibrar d’un fiore, in un verme cieco che striscia ancora, in un topo che si ferma in ascolto, tremano le nostre ombre, senza che quelli perdano di lucentezza. In ogni lor parte scossa vedo la nostra ombra fremere quasi spuntasse fuori da noi, che siamo mano nella mano, come se fossimo un’unica cosa, un’ ombra sola e la nostra oscurità dissimular non si dovesse: capisci? Chè ti ho chiaramente detto come sia.