Once only did I see
the sun so blood-red.
And never again.
It sank ominously towards the horizon
and it seemed as if
someone had kicked apart the gates of hell.
I asked at the observatory
and now I know why.
Hell we all know, it’s everywhere
and walks upon two legs.
But paradise?
It may well be that paradise is only
a smile
we have long waited for,
and lips
whispering our name.
And then that brief vertiginous moment
when we’re allowed to forget
that hell exists.
Ho veduto solo una volta
un sole così insanguinato.
E poi mai più.
Scendeva funesto sull’orizzonte
e sembrava
che qualcuno avesse sfondato la porta
dell’inferno.
Ho domandato alla specola
e ora so il perché.
L’inferno lo conosciamo, è dappertutto
e cammina su due gambe.
Ma il paradiso?
Può darsi che il paradiso non sia
null’altro
che un sorriso
atteso per lungo tempo,
e labbra
che bisbigliano il nostro nome.
E poi quel breve vertiginoso momento
quando ci è concesso di dimenticare
velocemente
quell’inferno.
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