Dal pavimento di musaico, snelli
colonnati surgevano a spirale
s’attorcevano in forma vegetale
li acanti d’oro sotto i capitelli.
Quivi posava un vaso – trionfale
sculptura greca – e ai dì lontani e belli
di Venere accorrean schiave a drappelli,
per colmarlo di mirra e d’aromale.
E le turbe obliavano l’ orrore
aspirando l’aulir dell’incensiere
lenitore d’affanni e di dolore.
Simili a l’urna voi amo vedere,
dolce signora, che col vostro amore,
m’ offerite la coppa del piacere.
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