Cercavo la divina indifferenza e la trovai,
lo stesso giorno,
dopo averti incontrato.
Le tue parole in tasca,
era già estate
e accarezzavo l’erba sopra il prato.
Guardavo le formiche indaffarate,
il sole alto caldo in controluce, sentivo il vento carico di sale,
portava via le prime foglie morte.
Dentro al cortile le bambine assorte,
sui fili tesi i panni di mia madre,
e nel campetto i legni delle porte.
Dentro il meriggio afoso, nella partita,
io vidi la divina indifferenza,
ma liberai l’essenza della vita,
che colsi nell’umana appartenenza.
Do you know this poem in English? Please contact me
Related Posts:
- Walt Whitman - Canto di me stesso / Song of myself, 52
- Renée Vivien - I solitari / The lonely
- Giorgio Caproni - Oh cari / Oh dear
- Eugenio Montale (1896-1981)
- Eugenio Montale - Previsioni
- Vladimir Mayakovsky - from The Backbone Flute
- Percy Bysshe Shelley –The Birth Place Of Pleasure
- Salvatore Quasimodo - Giorno dopo giorno/Day after day
- Eugenio Montale - Don’t ask me for words / Non…
- Eugenio Montale - Meriggiare pallido e assorto / To…
- Eugenio Montale - Spesso il male di vivere ho…
- Vittorio Sereni - 6 a.m.