Edgar Lee Masters – Minerva Jones

Giacomo Balla, Grande serata nera al Salone Margherita, 1904
I am Minerva, the village poetess,
Hooted at, jeered at by the Yahoos of the street
For my heavy body, cock-eye, and rolling walk,
And all the more when “Butch” Weldy
Captured me after a brutal hunt.
He left me to my fate with Doctor Meyers;
And I sank into death, growing numb from the feet up,
Like one stepping deeper and deeper into a stream of ice.
Will some one go to the village newspaper,
And gather into a book the verses I wrote?—
I thirsted so for love
I hungered so for life!

Sono Minerva, la poetessa del villaggio,
fischiata, schernita dai villanzoni della strada
per il mio corpo goffo, l’occhio guercio, e il passo largo
e tanto piu’ quando “Butch” Weldy
mi prese dopo una lotta brutale.
Mi abbandono’ al mio destino col dottor Mayers;
ed io sprofondai nella morte,
gelando dai piedi alla faccia, come
chi scende in un’acqua di ghiaccio.
Vorrà qualcuno recarsi al giornale
e raccogliere i versi che scrissi?
Ero tanto assetata d’amore!
Ero tanto affamata di vita!