Arthur Rimbaud – Vergogna / Shame

Jean Delville, The Death of Orpheus, 1893

So long as the blade has not
 cut off that brain,
 that white, green and fatty parcel,
 whose steam is never fresh,
(Ah! He, should cut off his
 nose, his lips, his ears,
 his belly! And abandon.)
But no, truly, I believe that so long as
 the blade to his head,
 and the stone to his side,
 and the flame to his guts
 have not done execution, the tiresome
 child, the so stupid animal,
 must never for an instant cease
 to cheat and betray
 and like a Rocky Mountain cat;
 to make all places stink!
But still when he dies, O my God!
May there rise up some prayer!

Finchè la lama non avrà tagliato questo
 cervello, questo pacco bianco, verde e grasso dalle
 esalazioni sempre uguali…
(Ah! Lui dovrebbe tagliarsi il naso, il labbro, le
 orecchie, il ventre! E fare abbandono delle sue
 gambe! Oh, meraviglia!).
Ma no. Davvero, credo che finché per la sua
 testa la lama, i ciottoli per il suo fianco, per le sue
 budella la fiamma
 non avranno agito, il bambino importuno, la
 così stupida bestia, non deve cessare un istante di
 giocar d’astuzia e d’esser traditore,
 come un gatto delle montagne rocciose e di
 appestare l’universo! – Ma alla sua morte, mio
 Dio, s’innalzi qualche preghiera!