Corro portando tra le mani come un carbone acceso
l’istante che agonizza. Insieme a me se ne vanno le stelle
e questo mulinello di materia intorno al niente.
Con i palmi ardenti ho trasportato il gioiello dal remoto
per offrirtelo come uno specchio: quello che vedi non è il tuo viso
ma un fiume in piena che si porta tutte le anime
tranne la tua e la mia. Il nostro incontro
ci ha lasciato fuori
dallo spazio, dal tempo e da noi stessi.
Siamo definitivamente l’istante che non muore.
Do you know this poem in English? Please contact me
Related Posts:
- Anne Sexton - December 11th
- José Saramago - Quindicimila giorni secchi
- Alejandro Jodorowsky - Nulla posso dire di te che…
- Edith Sodergran - Stelle lassù
- Giorgos Seferis - Santorini
- Jaroslav Seifert - L'unghia maligna del tempo ama disegnare
- Rabindranath Tagore - O stolto, che cerchi di…
- Leonardo Sinisgalli - Nessuno più mi consola
- Samuel Beckett – Dieppe
- Federico Garcia Lorca - Canzone del ragazzo dai…
- Ezra Pound - Historion
- Elio Pecora - M'attende nello specchio / He waits…